Nurah: le energie di guarigione del Divino Femminile

Come prepararsi a riceverle

Poco meno di due anni fa, dopo un’incredibile esperienza Spirituale, Kathleen Milner ha pubblicato le seguenti istruzioni su come lavorare con NURAH che rappresenta le POTENTI Energie di Guarigione del Divino Femminile.

Chiunque sia stato iniziato in modo corretto al Cosmic Gold o al Golden Tera Mai Reiki può invocare i Nomi Femminili della Dea per chiedere che La Dea porti le Energie del Divino Femminile nella sua vita e/o alla Terra.
L’Equilibrio è la caratteristica di un corpo sano e di una mente sana. Perché possa esserci ordine, deve esserci equilibrio. L’Ordine è fondamentale per l’esistenza ed è la prima legge del Cielo.

  • Nurah lavora attraverso le linee temporali
  • Accettate il fatto che nessuno di noi è perfetto, quindi, chiedete perdono
  • Attraverso la liberazione, sperimenterete la guarigione come mai prima di questo momento
  • Quando il passato è stato purificato e guarito, Nurah rigenera, ripara e innalza la vibrazione

Per prepararsi a ricevere queste energie di guarigione è importante ripetere questa preghiera ogni giorno perché l’eccessiva quantità di energia maschile ha prodotto sulla Terra un patriarcato troppo aggressivo e distruttivo. L’instabilità che scaturisce da un patriarcato squilibrato dà come risultato guerre continue, furia omicida, distruzione dell’ambiente, riscaldamento globale, aggressioni sulle donne, educazione cattedratica o demotivata, perdita di speranza, corruzione politica; e in sostanza, l’inevitabile distruzione della Terra.

Preghiera per Eliminare l’Eccesso di Energia Maschile

Pregate con il cuore:

  • Che l’eccesso di mascolinitĂ  venga restituita alla Sorgente Universale perchĂ© sia purificata e ri-polarizzata, ed essere quindi rimandata come energia femminile in modo da ristabilire l’equilibrio e l’armonia con quella maschile.

Quando sentite chiarezza, equilibrio, speranza, gioia, ispirazione, etc., continuate la preghiera:

  • Chiedo che tutto l’eccesso di energia maschile sia rilasciata dai miei sette chakra, dalla mia anima, dal mio corpo fisico, dalla mia mente e dai miei pensieri.
  • Chiedo di essere liberato da ogni aggressivitĂ  e pregiudizio maschile.
  • Il mio lato femminile perdona tutto ciò che ho sofferto a causa dell’oppressione esercitata dall’eccesso di mascolinitĂ . 
  • Chiedo che ogni eccesso di energia maschile sia rilasciata dalla mia casa e dal mio ambiente, dal mio paese, dal mondo e dall’universo.
  • Chiedo perdono per aver rifiutato o combattuto contro il mio lato femminile in vite passate.

Poi acquietate la mente per sperimentare il cambiamento positivo e la gioia nel vostro cuore. Oppure meditate e osservate gli Angeli rispondere alle vostre preghiere, ristabilendo il femminile in modo che sia in equilibrio e armonia con il maschile.

L’esigenza di ripristinare adesso, durante il passaggio all’era dell’Acquario, quell’equilibrio fra maschile e femminile – equilibrio che manca all’umanitĂ  da migliaia di anni – è ben evidenziato in questo passo tratto dal libro “I 12 strati dell’immortalità” di Gian Piero Abbate.
Abbate, fisico e teologo esperto di Cabala antica, ha unito le teorie della Fisica classica e quantistica con il sapere esoterico. Di seguito un estratto dal libro:

 “…Nell’antichità remota ad un certo punto tutto il culto si è orientato solo al Sole che è diventato il simbolo dell’energia divina, creando un riferimento maschile per un’energia che in realtà è bipolare. Lo stesso nome del Dio creatore, che compare già nella prima riga della Genesi, Elhoim, che contiene in sé la bipolarità del Creatore, è stato soppiantato gerarchicamente dal Tetragramma Sacro (YHWH), di chiaro stampo maschile. La riforma “yavista” è datata, secondo i biblisti, attorno al 950 a.c., e introduce una visione del dio unico, di tipo solamente maschile, interpretando l’unicità al di fuori della tradizione cabalistica.
La Cabala, che è tra tutte la tradizione più antica, risalendo ad epoche anteriori alla formazione del popolo ebraico, è di origine Caldea, e si basa su una visione di un Dio “uno e trino”, che è ben rappresentato nel termine Elhoim: “el”è divinità, singolare, mentre “hoim” è un plurale, che rappresenta la dualità maschio-femmina….
Le rappresentazioni del concetto del “dio supremo”, l’onnipotente, l’unico, sono sempre solo al maschile in occidente… Questo modo di vedere la divinità ha influenzato tutto il nostro sviluppo scientifico. La fisica si è orientata a studiare solo le azioni e le reazioni degli oggetti, ipotizzando che esistessero di per se stessi, utilizzando il principio di Causa-Effetto: una visione deterministica del tutto di tipo solamente maschile.
L’Astronomia è un buon esempio storico di come questa concezione filosofica e religiosa abbia costretto gli scienziati a dover dire che tutte le orbite erano solo circolari, dovendoci essere un unico centro, o che la Terra era il centro dell’Universo, e tutto ruotava attorno, con un moto regolare e immutabile. E chi sostenesse una visione contraria, come Giordano Bruno, finì al rogo. Nonostante questi errori, la Fisica Classica ci ha portato allo sviluppo tecnologico che conosciamo, ma anche ad elaborare una visione distorta della realtà, una visione “maschile”.
Solo con l’avvento della Teoria della Relatività e della Meccanica Quantistica si è riscoperto, in termini scientifici, “la danza dell’Universo e delle particelle che lo compongono”, cioè il flusso incessante di energia che attraversa un’infinità varietà di configurazioni che si fondono l’una nell’altra, in un dinamismo senza fine, che è il vero ordine del caos. Cioè a livello scientifico abbiamo scoperto la danza di Shiva, la Dea suprema che esprime tutta l’attività del Creatore.
L’uccisione della “Dea Madre” in tutte le sue forme, fossero esse la “Madre Terra” o la “Madre Luna” ha causato una serie di fenomeni come la sottomissione delle donne ai maschi e i roghi delle “streghe”, ancora “femmine” collegate alla Luna e a ciò che è nascosto, che è buio…
Nel passaggio all’era dell’Acquario, ecco un bel lavoro per tutti: far rinascere quella Dea che qualcuno ha cercato di annientare. Senza però passare all’errore opposto. Maschile e femminile sono complementari, e possono esistere solo nella dinamicità del Tutto che li contiene. Come nel simbolo del Tao, Yin e Yang sono divisi da una curva armonica, fluente come la danza dell’Universo, ondulata come le curve di probabilità dei campi relativistici; e non solo: ciascuna parte contiene un pezzo dell’altra, segno di compenetrazione che non è tanto un legame quanto una necessità dell’essere.”

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